La natura che incanta

Natura

Avete mai pensato attentamente alla natura? Spesso, anche se si vive in città, si sente il bisogno di staccarsi dal mondo caotico che ci circonda.
La prima meta che viene in mente è senz’altro la natura. Vi è mai accaduto di andare in un bosco e di perdervi in esso, nella sua bellezza? In quei luoghi ogni cosa è differente, tutto è magico e assume nuove sfumature. Si resta incantati dinanzi ai maestosi alberi, tanto alti da raggiungere quasi il cielo e, soprattutto, si assaporano nuovi profumi e si respira un’aria nuova, pulita. Non vi è alcuno spazio per lo smog o semplicemente per i rumori. Ogni cosa è avvolta dalla quiete e si prova a chiudere gli occhi si prova una pace interiore.
Questa è la ragione per cui molte persone che praticano yoga o meditazione si dirigono presso un bosco o in montagna. In tali posti nessuno può disturbare.
 Gli unici suoni che si riescono a udire sono il fruscio degli alberi o il canto delle cicale.
È un’emozione unica. Ogni volta che mi è capitato di recarmi nella natura, mi sono sempre seduta per restare in silenzio e osservare l’ambiente intorno a me. Sicuramente l’aria è più fredda ma non ha alcuna importanza poiché ne vale davvero la pena. Io personalmente sarei anche disposta ad avere una casa in montagna!
Ad ogni modo, penso che tutti voi abbiate avuto l’opportunità di provare determinate emozioni.
Per non parlare poi del profumo della pioggia o della rugiada.
Tutto ciò di cui sto parlando emerge perfettamente dalle parole di Gabriele D’Annunzio nella sua poesia “La pioggia nel pineto”, che trovo a dir poco sublime.
Le immagini che descrive sembrano quasi musica. Sì, è così: si riesce proprio a sentire una certa musicalità nei versi. Inoltre, tale poesia conferisce un senso di tranquillità, di serenità. Ogni immagine è descritta in modo impeccabile tanto che, se fosse qualcun altro a leggercela e noi chiudessimo gli occhi, potremmo benissimo vedere l’intero scenario.
Tra l’altro, D’annunzio è come se parlasse con la sua amata Ermione e la paragona proprio alla natura. Dunque vi è anche una personificazione della natura. E cosa c’è di più bello dell’essere paragonati a essa?
Adesso lascerò che sia proprio l’autore a parlare con la sua poesia cosicché riusciate a comprendere ancor di più tutto ciò che ho detto fin dall’inizio:
“Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t’illuse, che oggi m’illude,
o Ermione.Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitío che dura
e varia nell’aria
secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
nè il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancóra, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirto
silvestre,
d’arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.

Ascolta, ascolta. L’accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall’umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s’allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s’ode voce del mare.
Or s’ode su tutta la fronda
crosciare
l’argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell’aria
è muta; ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell’ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.

Piove su le tue ciglia nere
sìche par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le pàlpebre gli occhi
son come polle tra l’erbe,
i denti negli alvèoli
con come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i mallèoli
c’intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri vólti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m’illuse, che oggi t’illude,
o Ermione”.

Non la trovate splendida e simile a una melodia? Ci si trova quasi disarmati dinanzi a tanta bellezza quando ci troviamo fuori dal caos.
Un bacio e buonanotte a tutti 🙂

25 commenti (+aggiungi il tuo?)

  1. valentinemoonrsise
    Mag 09, 2017 @ 02:47:22

    Perdere i contatti con la terra, con la natura… è un po’ come perdere se stessi.

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  2. indianalakota
    Mag 09, 2017 @ 09:23:16

    Io sono Druida e non potrei vivere lontano dalla Natura. Infatti abito sui monti,in una casa nel bosco,con mio marito,i miei figli e tutti i nostri animali. Il primo,puccolissimo,paese abitato é a 4 km. Non potremmo stare meglio,ti assicuro!

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  3. indianalakota
    Mag 09, 2017 @ 09:24:04

    Lo sfondo di dove vivo si può vedere dalla mia foto 😊

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  4. Alessandra
    Mag 09, 2017 @ 11:11:08

    Una delle poesie dannunziane che più amo. Mi ritrovo molto nelle tue riflessioni sulla natura, anch’io la percepisco con tutti i sensi (e appena posso, mi ci immergo)

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  5. marcello comitini
    Mag 09, 2017 @ 12:29:53

    I rumori che percepiamo, soprattutto in città, hanno di solito il potere di farci rinchiudere in noi stessi nel vano tentativo di sfuggirli. Allora ci rifuggiamo nella notte che ci consente di volare verso una libertà sempre più desiderata. Ma è, il silenzio della notte, un silenzio che spesso ci richiama alla mente i fantasmi della nostra esistenza. È solo la natura, quando non si manifesta in tutta la sua violenza, ad avere il potere di liberarci dal nostro angosciante essere prigionieri di ogni giorno, e di accoglierci con il suo sorriso e la voce soave che piante e animali le prestano, di restituirci quella dimensione di serenità, che ci sembrava perduta per sempre.
    Grazie Giulia di questa riflessione e della splendida poesia con cui hai accompagnato i tuoi pensieri.

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    • Giulia
      Mag 09, 2017 @ 13:32:34

      Già, crediamo che la notte possa in un certo senso tenerci al sicuro da tutto ciò che viviamo durante il giorno, probabilmente perché c’è silenzio e tutto è avvolto dall’oscurità ma poi scopriamo che non è così. Solo la natura può riuscire ad estraniarci totalmente e a farci stare in pace con noi stessi.
      Grazie a lei e a presto! 🙂

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  6. caterina rotondi
    Mag 09, 2017 @ 15:46:33

    La natura fa parte del nostro “io” più profondo.
    Abbiamo un bel pezzo di terra con tanti alberi da frutto….verdure… tanti papaveri 🙂
    Ciao Giulia

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  7. Please Another Make up by lellaj1005
    Mag 09, 2017 @ 17:01:41

    Ci sono sempre due lati della medaglia… sicuramente vivere in città ha infiniti svantaggi in termini di natura. Io in montagna non vivrei mai. E nata in un paesino e avendo assaporato la natura come parte integrante delle mie giornate x anni…. non vivrei lontano dalla città. Ma la natura è nel mio dna…. quando voglio evadere vado nei giardini o scappo dalla città ^.^

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    • Giulia
      Mag 09, 2017 @ 17:46:05

      Che bello! Eh, sì sia in città che in mezzo alla natura ci sono vantaggi e svantaggi. Sicuramente la città è bella per altri aspetti ma quando si può, come fai anche tu, non fa male andare alla ricerca di posti più tranquilli 🙂

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  8. Trackback: Liebster Award 2017 | Il blog vuoto
  9. ilblogvuoto
    Mag 09, 2017 @ 21:49:15

    Leggevo sul mio blog che tu lo segui, così nel nominarti per il Liebster Award https://ilblogvuotodinidellaneum.wordpress.com/2017/05/09/liebster-award-2017/ l’ho consultato un po’. E lo adoro *________________*

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  10. Giulia
    Mag 09, 2017 @ 22:03:41

    Questo è uno dei complimenti migliori che abbia mai ricevuto perché tengo tanto a questo blog, a ciò che scrivo, alle mie passioni e al fatto di riuscire a trasmetterle anche agli altri! Grazie davvero 😍

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  11. Chiara S.
    Mag 10, 2017 @ 11:53:19

    D’Annunzio è unico. E non lo dico solo perché sono Abruzzese 😁

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  12. Nina B.
    Mag 15, 2017 @ 20:17:13

    Meraviglia ❤

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