Gli indifferenti di Alberto Moravia

Salve! 

Stasera voglio parlarvi di un romanzo che ho letto diverso tempo fa e che vi invito a leggere se non lo avete fatto. Mi riferisco a “Gli indifferenti” di Alberto Moravia. 

È un libro che a dirvi la verità non ho apprezzato subito dopo averlo letto ma solo con il tempo. La vicenda ruota attorno a quattro personaggi principali: Mariagrazia, i figli Carla e Michele e l’amante Leo. L’ambiente è di tipo borghese. Leo, di nascosto all’amante Mariagrazia cerca di approfittare di sua figlia Carla ma quest’ultima riesce a liberarsi in tempo. Leo agisce per interesse, in modo che in seguito la villa di questa famiglia possa andare nelle sue mani. Nel frattempo un’amica di Mariagrazia tenta di provarci con il figlio Michele, il quale resta indifferente alle avances della donna. Il tutto avviene in un clima di indifferenza, appunto. Il romanzo è scritto con un linguaggio abbastanza semplice e certe volte potrebbe risultare grezzo. Ma andiamo al cuore di questo libro e del titolo stesso che è molto importante: ciò che Moravia intendeva comunicarci è la bassezza della classica gente benestante, “borghese” appunto, che in realtà è molto superficiale e indifferente dinanzi a ciò che accade nella vita di tutti i giorni e che agisce secondo un tornaconto personale, nient’altro. Chiaramente non tutta la gente benestante è in questo modo ma, purtroppo, anche oggi se notate esistono certe persone. Hanno la cosiddetta puzza sotto il naso e poi si scopre che nella vita quotidiana magari sono degli individui piuttosto banali e meschini. Ecco, Moravia riesce a trasmettere tutto ciò in modo chiaro, trasparente perché alla fine i personaggi di cui parla sono quasi insignificanti, tanto che poi Leo fa una proposta di matrimonio a Carla e questa non si sa se accetterà poiché non è specificato. Dunque, sono anche privi di personalità per certi versi. 

A mio parere, è una di quelle letture che fanno comprendere tanto ma che non sono gradevoli se non con il passare del tempo, quando si ha qualche anno in più. Certamente, non lo definirei un libro adolescenziale, fermo restando che può comunque risultare istruttivo. Ma sono convinta che si apprezzi maggiormente da adulti. Siete d’accordo? Lo avete mai letto? 

Un abbraccio a tutti! 🙂 

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